Questo libro, pubblicato in Inghilterra nel 1924, mostra oggi tutta la grande capacità del suo autore di predire non solo la catastrofe che di li a poco sarebbe avvenuta, ma che ancora non si trovava chiprendesse sul serio ma anche le irrisolte problematiche politiche e religiose che sarebbero sorte con la nascita (nel 1948) del futuro stato d'Israele. Pur trattando la "questione ebraica" con un linguaggio che risentefortemente della temperie culturale del tempo e che potrebbe percio suscitare reazione in chi non fosse capacedi contestualizzarlo, ed avendo una prospettiva eminentemente politica e di psicologia culturale, il volume, ormai di valore sia storico documentale che teoretico, è ancora di grande interesse e attualita. Prescinde da tutte le questioni religiose ed offre importanti spunti di riflessione su grandi temi contemporanei.