Sono uomini ispirati da Dio, dalla personalità forte, carismatica. Non temono di affrontare i potenti, di rimproverare il peccato e il sopruso. Per questo sono disposti ad accettare l'impopolarità e la persecuzione. Vivono in mezzo al popolo come coscienza critica; ne condividono le sofferenze, le umiliazioni e le speranze. Denunciano il cuore indurito, l'ipocrisia, l'infedeltà. Ma per suscitare tempi e cieli nuovi: ecco il compito dei profeti. Con queste figure e col loro messaggio si confronta Giuseppe Sacino, seguendo l'itinerario liturgico quaresimale.