Il testo affronta un tema, quello degli Ofidi, non troppo noto, e lo fa sulla base di un'analisi serrata e di un commento critico nonostante le scarse, ma sufficienti, notizie riportate nei "Philosophoumena", un testo attribuito a Ippolito, vescovo di Porto, che contiene un'esposizione delle dottrine delle grandi scuole gnostiche, in particolare quelle dei Naasseni, o seguaci del Serpente.