Con "Culto del Cargo" si definiscono quei riti e quelle para-religioni che sono sorte nelle popolazioni indigene in contrapposizione all'uomo occidentale nel XX secolo. Quelle nascevano spontaneamente, mimando nelle ritualità i comportamenti di quegli uomini così diversi al fine di propiziare la venuta di beni di prima necessità che i colonizzatori portavano appunto con i loro "Cargo". Le peculiari caratteristiche di questi culti hanno immediatamente raccolto l'attenzione di sociologi e psicologi, attirati da un fenomeno mistico e irrazionale che l'essere umano coltiva nel relazionarsi con la realtà, non soltanto da un punto di vista religioso, ma più propriamente da un punto di vista comportamentale ed emozionale. Questa raccolta si inserisce in un più esteso percorso di comprensione delle emozioni e delle sensazioni. Il Cargo si declina in varie forme, essenziali e primordiali, e mediante un approccio empirico, fatto di sensazioni, di scoperte e di confutazioni, si trasforma in viaggio temporale e spirituale, alla ricerca della fonte primaria di ciascuna emozione "guida".