Questo è un libro di strategia che ne sollecita una nuova per l'Italia dove vengano combinate una proiezione globale ed una riconfigurazione interna che la sostenga. La strategia si basa sull'idea che l'inversione della tendenza al declino dell'Italia possa avvenire grazie al traino di una proiezione mondiale dell'Italia che ne aumenti la rilevanza internazionale e la ricchezza interna anche attraverso un adeguamento futurizzante e ambizioso del sistema istituzionale, economico e sociale per sostenere la proiezione esterna. Ma tale rilevanza va messa al servizio del rafforzamento dell'alleanza tra democrazie che è sfidata dalla difficoltà di sostenere modelli di capitalismo di massa e dall'emergere nel mondo di potenze autoritarie aggressive. pertanto non si tratta di una strategia nazionalista "chiusa", ma di una contributiva "aperta": la responsabilità di prendere più forza nazionale per contribuire al rafforzamento e all'espansione del complesso democratico globale, ovviamente includendo nel progetto il rafforzamento stesso della democrazia italiana, correlato. Il realismo del progetto - che è probabilistico e non deterministico - è sostenuto da un'analisi del potenziale italiano che lo fa vedere possibile. Il libro aspira a essere uno strumento di "potere cognitivo" per portare il pensiero strategico italiano, via individuazione di un "vettore strategico", dalla postura passiva degli ultimi decenni a una attiva. Il metodo è sistemico con enfasi sulla visione di "Geopolitica economica".