«Il volume costituisce, sostanzialmente, un'apologia dell'Estado Novo, creato in Portogallo da Salazar, un'apologia certamente costruita per viam negationis: la negazione della democrazia parlamentare. Un'apologia compiuta da un pensatore francese che, al tempo dell'invasione tedesca della Francia, aveva optato per la collaborazione, per il regime costituito da Philippe Pétain. Così come non fu una mera negazione del socialismo e della democrazia il regime salazarista, non lo fu neppure il regime di Pétain: ebbero, entrambi, una auto-configurazione 'in positivo' che non sarebbe eccessivo definire 'tecnocratica' e, proprio per questo, antidemocratica.» (Prefazione di Francesco Ingravalle)