Il ventunesimo secolo si è aperto con un'ondata di rivolte che hanno incendiato vari luoghi del mondo. Le immagini di scontri sono diventate sempre meno inusuali nelle strade delle nostre città; le rivolte a Tunisi, in Turchia, in Egitto e in Libia, i movimenti secessionisti in diversi paesi europei, le proteste in Cile e in Ecuador, i Gilet Gialli in Francia, le donne in Argentina e Polonia, le rivolte negli Stati Uniti capeggiate da Black Lives Matter, ma anche dall'estrema destra, sono soltanto alcuni esempi. Sono sommosse che scoppiano in maniera imprevista, si manifestano velocemente e altrettanto velocemente scompaiono. Ne è protagonista una massa eterogenea, all'interno della quale si rintracciano nuovi soggetti e nuove domande che non si possono incasellare all'interno dello schema classico basato sull'antagonismo tra il Capitale e il Lavoro, un conflitto antico e facilmente identificabile. Discutere di come alcuni avvenimenti stiano trasformando l'impalcatura concettuale della sinistra e di come si possa rintracciare in essi spunti per poter formulare una teoria utile alla costruzione di una praxis adeguata ai nostri tempi è l'obiettivo del testo che avete tra le mani.