La minaccia internazionale dei gruppi salafiti - jihadisti che utilizzano la tecnica del terrorismo - è mutata, si è trasformata. Ciò di cui abbiamo bisogno per comprendereil rischio della violenza estremista islamica sono nuove lenti. Per programmare punti di intervento attuali e progettare schemi di prevenzione efficaci dobbiamo necessariamente considerare i jihadisti come giocatori consapevoli e ponderati. Essi dedicano molto tempo ed energie a coltivare il loro sistema di convinzioni e nuovi modelli di pensiero per validarela loro violenza estrema come un imperativo ideologico e legittimo. L'intenzione di uccidere o mutilare per lo scopo di una causa, di un obiettivo, è spesso il risultato di un processodi trasformazione: la decisione stessa è valida perché è fondata su argomenti e ragionimorali e religiose. Se ci concentriamo unicamente sul risultato di eventi terroristici, ricaviamo una visione non corretta e corriamo il rischio di considerare il comportamento del jihadista anomalo. Attraverso la profilazione del jihadista presentata in questo testo,è possibile ampliare le opzioni per contrastare questo tipo di minaccia.