La storia del Partito comunista italiano in Sardegna, dalla fondazione nel 1921 fino alla dissoluzione nel 1991, non era stata ancora dovutamente indagata. Questo volume si è posto l'obiettivo di colmare la lacuna, aggiungendo un aspetto inedito: la comparazione con la storia del Partito comunista francese in Corsica che, nonostante la continua erosione, non è scomparso con la dissoluzione dell'Unione sovietica. Lo studio, strutturato in sei capitoli, è articolato in tre parti cronologiche (1920-1943; 1944-1962; 1963-1991), in funzione delle principali cesure storiografiche regionali, nazionali e internazionali. In ciascuna delle tre parti, il capitolo iniziale descrive il contesto organizzativo ed elettorale delle due organizzazioni comuniste, al fine di introdurre il capitolo successivo, dedicato alle questioni legate all'identità insulare e all'autonomia regionale. Il volume intende dunque esaminare gli aspetti di complessità e di originalità dei due partiti comunisti - con un'organizzazione centralista, giacobina, "alla russa" - rispetto a spazi insulari mediterranei, in un contesto geopolitico, economico e culturale particolare. In parallelo il volume intende sottolineare la "lontananza" del Pci sardo e del Pcf corso, nonostante la brevità del tratto di mare che separa le due isole di Corsica e Sardegna.