La figura di Sekou Touré, giovane bohèmien attratto dal comunismo del PCF, il quale sa trarre il meglio per sé e il proprio Paese senza farsi imbrigliare dal dogmatismo. Dirigente scaltro, cresciuto nel sindacalismo ma a suo agio come Deputato Francese. Militante dell'indipendenza che tiene testa all'eroe della liberazione della Francia, il Generale De Gaulle, e resiste, con caparbietà, ad un embargo tanto spietato quanto inutile nel suo tentativo di piegare la giovane e fiera Guinea. Insieme si descrive, come plasmata dagli eventi, la nascita e il consolidamento di una Nazione moderna, la sua necessità di collocarsi all'interno di un mondo bipolare dominato dalla guerra fredda, la complicata ricerca di una terza via tra i Paesi non allineati, il rapporto con la Cina, l'Islam, le monarchie del petrolio. Con tutte le sue contraddizioni, la figura di Sékou Touré continua ad interrogarci, stimolando una ricerca che sappia ritrarre un'epoca avvincente che molto ha ancora da dire alla nostra. Perché non debba più riproporsi la scelta capestro tra libertà nella povertà e benessere materiale in schiavitù.