L'autrice in questo libro riesce a inanellare i punctum che hanno attraversato la sua vita utilizzando il Genere della poesia e lo fa libera, come liberi sono i suoi versi. Dà voce a intuizioni, sguardi, brividi, porzioni di paesaggio. Ci prende la mano e, in punta di piedi, ci conduce dentro stanze abitate soprattutto da donne. Donne amate e odiate. Odiate a tal punto, da essere uccise.(...) Alle parole, poi, decide di accostare una serie di fotografie realizzate da Maurizio Maltoni e Antonio Fogli.