"Poesie randagie" è un viaggio sincero e profondo nell'anima di un poeta punk, uno sguardo autentico che si dipana attraverso gli alti e bassi di un tumultuoso percorso. Richiamando il ricordo delle parole di Alda Merini nel celebre "Diario di una diversa", il poeta ci conduce attraverso i suoi turbamenti e le avversioni verso una società che talvolta sembra superficiale. L'autenticità di questo lavoro si svela nella dichiarazione posta tra parentesi: "un modo onesto per vivere la mia depressione". Tuttavia, le parole avrebbero potuto altrettanto benissimo esprimere "la mia angoscia, la mia ansia e i miei attacchi di panico". È un grido aperto, un invito a guardare oltre la facciata, a comprendere il mondo interiore di chi si scontra con le proprie tempeste emotive. Silvio Modesti, con "Poesie randagie", offre una voce autentica a coloro che spesso vengono identificati come "diversi". La poesia diventa qui un faro di speranza, una boccata d'aria fresca per chi si trova in un mondo in cui le emozioni vengono spesso travolte. "Poesie randagie" è un'opera che va oltre le parole, scavando nell'anima e aprendo finestre su mondi interiori spesso trascurati.