La domenica del 24 agosto del 1952, il paese di Rocca Mischina, un piccolo borgo incastonato tra le montagne e il mare, si prepara a vivere una giornata particolare. La guerra è ormai solo un ricordo, ma ha lasciato segni indelebili nel fisico e nello spirito dei paesani. Una fiaba, una "storia antica", in cui ricchezza e povertà, dolore e passione, verità e bugie, e la mania sfrenata per il gioco del Lotto, avvolgono, come un velo, figure che restano nella memoria collettiva, che si tramandano con i racconti degli anziani alle generazioni successive. Gli Immortali sono artisti della vita che, con le loro peculiarità, lasciano un segno indelebile nella storia di ogni paese.