"Raccolta di straordinaria unità espressiva, Dieci dolcezze di Marco Galvagni esibisce un amplissimo repertorio lirico-erotico che affonda le radici nella più antica tradizione della poesia occidentale (e non solo): gli accenti di questa poesia modernamente antica fanno riferimento alla lirica greca, latina, medievale (specie cortese) e saltano a pie' pari qualunque riferimento diretto alla contemporaneità, al suo minimalismo espressivo, al verso franto di un eloquio esitante e pretenziosamente colloquiale o, di converso, pseudo-sperimentale. In questi versi non di rado ipermetri, che fluiscono come un'onda inarrestabile, la lode alla donna amata si dispiega invece secondo la modalità di una invocazione che tenta di allacciare (o riallacciare) un colloquio ravvicinato con l'amata, nonostante una distanza che in più punti si avverte in tutta la sua forza devastante..." (Dalla Postfazione di Mauro Ferrari)