«Molto belle e introspettive ma anche dilaganti su temi che riguardano chi legge e in cui ci si ritrova. L'autrice ha un bel modo di scrivere e descrivere i sentimenti, i luoghi, le sensazioni, le passioni, le emozioni, i dolori e le gioie e a volte lo fa in dialetto, il che rende vivace la lettura della silloge. Alcune brevi, incisive e concise, altre lunghe e descrittive, piene di pathos, le poesie dell'autrice spaziano e vogliono essere, alla fine, un bel ricordo per i nipoti cui lei dedica le sue righe sperando essi possano un giorno canticchiarle, ricordarle e magari leggerle ai loro figli e lo fa con affetto ed estrema dolcezza. Un linguaggio poetico sentimentale e commovente».