«Ana è [...] una poetessa riservata, quasi sotto copertura, e come tale in grado di stupire con il suo mondo segreto che diventa rivelazione, tanti flash di luce nel buio. Poesie, appunto. Quelle raccolte in questo libro attingono da un vissuto costellato di delusioni, sofferenze, frustranti sensazioni di immobilità, domande irrisolte. Appartengono al vissuto di tutti noi. La loro carica di ribellione sta nella ricerca di un senso nonostante tutto, nelle scintille di vita che possono irrompere nell'oscurità di certe giornate, nelle immagini che capovolgono la prospettiva della paura e della morte, sovrappongono voci e storie, volti e nomi, sul crudo mantello dei fatti: migranti annegati in mare, bambini rom che giocano sul ciglio di una strada di periferia, le ostinate invocazioni d'amore consapevoli del rischio del baratro, la memoria dolorosa scritta in ogni cellula del corpo, il peso dell'esperienza e la via di fuga nella fantasia, in ciò che l'autrice chiama "magia".» (dalla prefazione di Paolo Pasi)