La poesia di Danilo Chilelli si distingue per la ricchezza delle sue immagini, configurandosi come un'opera filosofica nell'ambito della tradizione, grazie all'uso innovativo di giochi di rime e all'adozione di una metrica libera che alterna versi lunghi a versi corti, in linea con le tendenze degli ultimi trent'anni. Caratterizzata da un'abbondanza di giochi di parole e dall'uso ripetuto di termini abituali lanciati in una sequenza ininterrotta, mira a trasmettere concetti significativi per l'autore, intesi a provocare riflessioni profonde nella coscienza del lettore. Questa poesia può essere descritta, in termini più sintetici, come un insieme di espressioni che oscillano tra il commerciale e l'industriale, l'artigianale e il concettuale, riflettendo sia una profondità intellettuale sia un'impronta autoriale distintiva, caratteristiche tipiche delle opere d'essai.