"In questo libro Salvatore Casuccio porta i suoi umori e le sue attese, e lo fa come dentro un sogno vigilato dalla ragione se tanto dell'essere e dell'esistere insieme lo innamora e lo affanna. Il pensiero del tempo, della fragilità umana, della dissennatezza che tanto spazio occupa nelle storie del mondo, ma anche la grazia di una stagione, il momento dell'allegrezza, l'ebbrezza dell'amore, la dolcezza a e la malinconia di un ricordo, sono le sostanze che qui si vestono di parole dense e chiare. Ne viene un'accolta di emozioni e di percezioni che rivelano e dimostrano un vivo sentire." (Dalla prefazione di Elio Pecora)