Le poesie di Raffaele Carlomagno sono racconti poetici che nascono dalla nostalgia per un passato di cui, attraverso il linguaggio di origine latino-volgare, è rimasto l'ultimo testimone. La sua terra è quella aspra e selvaggia di Noepoli (Noja fino al 1863), nel cuore della Lucania: qui la gente ha un naturale senso dell'accoglienza, capace di condividere anche quel poco che possiede. Il suo mondo è popolato da donne che custodiscono un sapere arcaico, da riti religiosi e pagani, da morti-vivi. Il poeta pensa in dialetto noiese e scrive nella sua "lingua nonna" per lasciare immediatezza alle sue parole che brillano come lucciole nell'oscurità dell'oblio (Corrado Occhipinti Confalonieri)