"Rosso (in luogo d'ogni amore acceso)" è un lungo coinvolgente cammino guidato dai versi incarnati nella naturalità del vivere i sentimenti, coniugata alla parte intima, onirica e contemporanea dell'autore. Dentro le lacerazioni e le ferite della nostra epoca, il poeta si muove in equilibrio di linguaggio, per approdare, in modo amabile e riflessivo, alla ideologia passionale dell'esserci. Una voce intensa, nutrita di multiformi frequentazioni che spaziano dalla Glück passando da Orazio e Lucrezio per approdare ai Sonetti d'Amore di Shakespeare. Nutrimenti non sclerotizzati, ma rivissuti in forme parentali di una lunga, laboriosa e originale ricerca linguistica. Una tale ampiezza di orizzonti di studio e ricerca letteraria ha consentito al poeta di oltrepassare i limiti dei linguaggi, per poi ricondurli alla ricchezza dei generi del passato e del presente, offrendole a prospettive future nel solco delle proprie passioni, spingendoci a cercare un senso nuovo per vivere soffrendo e amando. Quid sit futurum cras, fuge quaerere et (Orazio, Odi).