«Che senso ha cadere se non potrò rialzarmi? Me lo sono chiesto tante volte» si domanda uno psicoterapeuta confrontandosi con le cadute per eccellenza, quelle della via crucis della tradizione cristiana. Le tappe della croce sono ripercorse in questi testi, dalla condanna in tribunale alla deposizione del corpo morto nelle braccia della madre. È il dialogo problematico dell'uomo contemporaneo di fronte al mistero: «nudo sto per entrare nel sepolcro / nudo sono uscito da mia madre / nuda è la parola che salva». Con tavole d'arte originali di Michele Dolz.