Già il Generale Charles de Gaulle si domandava: «come si può governare un Paese che conta duecentoquarantasei varietà di formaggio?» Una di queste varietà è il Roquefort, un formaggio a pasta compatta ma friabile, gradevolmente venato di sfumature bluastre ma fastidiosamente respingente per chi ha l'idiosincrasia visuale dei buchi sulle superfici (tripofobia); un formaggio salato e quasi amarognolo, che porta il nome dolcissimo e sinuoso di una località dell'Occitania, la patria della Lingua d'Oc. Un formaggio pieno di contraddizioni, dunque. Nata a Firenze nel 1975, Valentina Belgrado vive ai Castelli Romani con il marito e il figlio. Ha pubblicato poesie e racconti su riviste e antologie, recensioni a libri e film su riviste, e i romanzi Ius (eBook ©2017 Amazon Formato Kindle), Eloheinu (Nulla Die, 2018), Il gioco interrotto, finalista al Premio del Mare Marcello Guarnaccia (Nulla Die, 2019), Reborn (Nulla Die, 2019), Disforia (Ensemble, 2020).