36 Tanka delle 36 poetesse immortali. «L'antologia delle Trentasei immortali richiama, così mi sembra, una stagione nella nostra letteratura di grande creatività femminile, il Cinquecento delle grandi e minori petrarchiste, ugualmente segnate dal culto della raffinatezza, dall'ossimoro di un'originale imitazione in forma chiusa, e inoltre, spesso, dal senso di solitudine (e inversamente dal respiro di libertà) connesso alla condizione di un rapporto amoroso non sempre esclusivo, talvolta precario».