Lo haiku, la più piccola forma di poesia esistente, scandito in tre versi di cinque, sette, cinque sillabe, affonda le radici nel passato remoto della cultura nipponica: originariamente era la prima strofa (hokku) di un componimento più lungo, ma acquistò un'importanza sempre crescente fino a essere riconosciuto come genere indipendente. Questa antologia ne segue lo sviluppo dalla prima grande fioritura nel seicento, epoca di profondo rinnovamento sociale in Giappone, fino alle soglie della contemporaneità, attraverso le traduzioni che mirano a restituire al pubblico italiano l'icasticità e la purezza di una forma espressiva che ha sempre affascinato l'occidente.