«Verso il mare» è il diario poetico di un viaggio inesauribile per lingua e per mare, verso isole che appaiono come folgorazioni, ora greche ora giapponesi, emergendo alla vista come dal silenzio emerge la parola. Isola alla pagina, ogni parola è nuda in questa raccolta, ogni parola è giusta, la sola in grado di dire ciò che dice, e la sola in grado di dirlo senza dirlo. Il viaggio per mare e verso il mare diventa allora un itinerario per la vita, nello stupore di ogni cosa che immediatamente si dona, la prima donna, il primo uomo, nella lingua e senza lingua, lo splendore delle cose «mai viste / cogli occhi», il primo sguardo, il primo viso - e l'amore, per miracolo.