Si pensa alla fiaba come a qualcosa di innocuo, un momento di condivisione, di commiato dalla veglia al sonno. Ma la fiaba, dietro i suoi toni di sogno, nasconde esperienze, ammonizioni, anche traumi: lo sapevano bene i fratelli Grimm, Andersen, Calvino, che nella loro riscoperta non ci risparmiano alcun dolore, e lo sa bene Francesca Matteoni, poeta, storica e folklorista, che in questa raccolta rielabora le fiabe dell'infanzia e le unisce ai suoi paesaggi, alle sue terre e alle sue esperienze, rinnovandole, vivificandole. Al fulcro di questo immaginario troviamo il rapporto d'amore e conflitto dell'umano con le altre specie, del mondo vegetale con il mondo animale, dell'uomo con la donna. È una magia semplice e terrena, quella di "Io sarò il rovo", e proprio per questo è impossibile resistere all'incanto.