Anni '60, colline fiorentine. Andrea Sarti vive nel casolare di famiglia, ha imparato a leggere a catechismo, ma quando sulla Bibbia scopre il Libro dei Numeri è costretto a chiedersi cosa siano mai questi Numeri. E perché sono stati tutti scrupolosamente cancellati. Andrea si rivolge a suo nonno Alceste che un tempo era ingegnere e costruiva strane macchine, come il theremin, quella scatola con le antenne che ogni tanto suona per lui. Il nonno ora fa il contadino ma sa cosa sono i numeri, e di nascosto gli insegna a contare. Andrea scopre che esiste la matematica. O almeno esisteva, tanti anni prima. Nel 1931 il Teorema di Incompletezza di Gödel ne ha infatti demolito gli assiomi e come un incantesimo infranto da allora la matematica ha smesso di funzionare. In quell'epoca Alceste Sarti lavorava all'università. Sua moglie Dafne era una musicista, espulsa dal conservatorio per le disposizioni del regime. Mentre le istituzioni crollavano per la crisi della matematica, insieme hanno cercato di salvare la loro famiglia fuggendo da Firenze. Andrea non ha mai conosciuto nonna Dafne, e deve scoprire da solo quello che lei aveva capito ma non ha fatto in tempo a trasmettere. Deve farlo in fretta, perché le camicie nere sono sulle sue tracce: se lo troveranno lo aspetta l'Inquisizione. A guidarlo ci sono il diario di Dafne, il theremin di Alceste e il canto del suo merlo Gibbs. Prefazione di Giorgio Ottaviani.