Fascino di vecchie fotografie e di cartoline d'un tempo. Sono testimonianze. Sarà che parlano di persone, di oggetti, di realtà del passato. Forse vogliono esprimere una loro vitalità, che cerca di farsi ritrovare e rinnovare, perché riportata alla luce. È il caso della foto che ho tra le mani, del tutto riconoscibile. È lei, giovanetta: la baronessa Alice Hallgarten Franchetti. Donna eccezionale e di grande spessore. Cultura cosmopolita. Femminista del movimento del «femminismo pratico». Moderna imprenditrice, sensibile alle più avanzate esperienze mitteleuropee e americane, nell'economia e nelle finanze. Creatrice del Laboratorio di Tela Umbra, per sole donne, in stato di necessità. Seguace del modernismo religioso di Paul Sabatier, è un'educatrice attenta all'emancipazione dei più bisognosi e della classe contadina. Realizza con il marito, il barone Leopoldo Franchetti, l'istituzione di Scuole rurali nei loro possedimenti dell'Alta Valle del Tevere. In particolare nella Villa della Montesca e a Rovigliano, con contenuti e metodi assolutamente innovativi. Una sorta di «talent scout» di Maria Montessori.