Luna appartiene alla generazione di mezzo, quella dei trentenni schiacciati tra le aspettative dei genitori e le nuove libertà acquisite dai ventenni. È un'appassionata pittrice che non crede fino in fondo nel suo talento e che non riesce mai a ritrarsi. La sua infelicità, che si concretizza in crisi bulimiche, è causata dal conflitto con il padre, ma, soprattutto, dal compiere sempre le scelte che gli altri si aspettano da lei. Luna lascia Napoli e l'Italia alla ricerca di sé stessa e di una serenità tanto agognata, seguendo la scia di quei giovani che emigrano all'estero sperando di trovare maggiori opportunità. Inizia quindi un doppio viaggio: all'estero e dentro di sé. A Lisbona, Luna incontra Aurora, grazie alla quale scoprirà l'amore e la libertà, nel vero senso della parola. In un mondo distopico in cui il lavoro e la produttività annullano le identità degli individui e l'amore viene vissuto secondo i dettami stabiliti dallo Stato, Luna riuscirà a trovare il suo posto andando contro tutto e tutti, anche la legge stessa.