Questo racconto ripercorre l'esperienza di uno spaesamento. Il luogo in cui la vicenda si svolge è una città lontana: Mymia. Il protagonista, un giovane insegnante, si divide tra due donne che lo coinvolgono sentimentalmente ed eroticamente, per motivi opposti. I ritorni, reali o fantasticati, nella casa natale, sono stranianti e pervasi dal distacco. A mano a mano che il racconto si sviluppa, il senso di leggerezza e di vacanza vissuti all'inizio, diventano disagio, spaesamento, esilio. Proseguendo, l'atmosfera muta ancora e lo spaesamento si trasforma, dapprima sottotraccia, in estraniamento. "Lontano" allude anche alla lontananza nel tempo. Sarà più di vent'anni dopo le vicende di Mymia, che l'eroe ne diventerà il narratore. Riaprirà così, a sua insaputa, una ferita che credeva chiusa. Introduzione di Nelly Cappelli. Postfazione di Massimiliano Sommantico.