La raccolta comprende sedici racconti imperniati sul filo tematico conduttore del binomio Caso e Destino, quest'ultimo potrebbe anche chiamarsi Fato o Necessità. Alcuni racconti sono centrati sul tema dell'identità, dei tentativi di mascheramento dei ruoli sociali e, in particolare, sul confronto dell'individuo con la meta finale dell'esistenza. I personaggi trascorrono la propria vita secondo un ritmo in superficie consuetudinario finché, davanti a un evento, un problema, nel tentativo di trovare una sorta di equilibrio psicologico, una qualsiasi motivazione a reagire e a guidare la propria esistenza con una rinnovata voglia di vivere, prendono delle scelte che, risolutive o meno, li portano ad affrontare con pervicace vitalismo le esperienze della propria esistenza, quasi, in direzione ostinata e contraria, agonisticamente davanti alla dimensione assurda in cui si trovano coinvolti. Alla base di tale spinta c'è sempre il sentimento dell'amore/odio declinato in più sfumature (amore per sé stesso, per un figlio, per la famiglia, per la natura, per il teatro, per l'Arte in generale). L'operazione del narrare nasce dall'esigenza dell'autrice di trattenere nelle parole scritte i pensieri e le immagini interiori per farle diventare interlocutive e farle rivivere nei pensieri, nelle emozioni, nei ricordi dei lettori.