Questo è il secondo episodio, che racconta le vicende di Sauveur Saint-Yves, psicologo a Orléans, nato da genitori antillani e adottato da una coppia bianca (da piccolo era chiamato Bounty, perché considerato "nero fuori e bianco dentro"), e dei suoi pazienti. Anche nella seconda stagione il lavoro di Sauveur si intreccia con la sua vita privata. Mentre in casa, oltre al figlio Lazare e all'adolescente Gabin, trova sistemazione anche un senzatetto di nome Jovo, nello studio si succedono vecchi e nuovi personaggi, famiglie in crisi di cui seguiamo con ironia partecipata il difficile cammino, attraverso un miscuglio di desideri e paure che rimbalzano come biglie in un flipper.