Risalendo alle generazioni di nonni e bisnonni, l'islandese Gudmundsson offre uno spaccato degli inizi del XX secolo, la storia di un'epoca dura in cui "morire di fame andava ancora di moda" e le scelte erano determinate dall'inesorabile legge della sopravvivenza. Un romanzo corale nella tradizione delle saghe, in cui crudo realismo si alterna al fantastico, brutalità a poesia, frasi lapidarie bastano a rendere conto di intere esistenze, personaggi estremi, antieroi della condizione umana. Gundmaundsson è autore, traduttore, sceneggiatore.