Josefina Giglio è figlia di due desaparecidos argentini. Ha investigato, ha raccolto testimonianze e ancora oggi cerca il corpo dei suoi genitori, militanti del Partito Comunista Marxista Leninista (PCML). Narra la storia di Vibel, diminutivo di Virginia Isabel Cazalas, mamma di Josefina e di Francisco Giglio, che fu sequestrata, dopo suo marito Carlos, una notte in casa sua, alla presenza dei due bambini: Josefina aveva 8 anni, Francisco era neonato .L'autrice, nel "romanzo", utilizza la propria biografia, e lo ha strutturato in quattro parti e tre voci, la prima e l'ultima sono di Piglia, la seconda è di Vibel, la terza della bambina. Un libro struggente con incursioni poetiche; la scrittura di Josefina asciutta, tanti riferimenti familiari: la mamma, il papà, i nonni, gli zii, la soderia di famiglia. Un libro che finalmente mette in evidenza un nome, un corpo, una voce, un'identità che si distingue dal collettivo, ma tanto di collettivo c'è nell'affermare la singolarità di trentatremila persone con un destino comune.