Nella sua nuova raccolta Ghelli racconta storie e personaggi che si muovono sul labile crinale che divide la realtà dal sogno e dall'inconscio. Fin dal titolo, "La vita moltiplicata", l'autore dimostra di voler scommettere sulla scrittura come strumento capace di intercettare altre dimensioni - altre rispetto a quella che siamo soliti definire "realtà" - dove si moltiplicano le immagini, i quadri e le scene mentali. Il risultato finale è quello di un grande cinematografo interiore in cui i protagonisti, e con essi i lettori, si muovono in cerca di una via di fuga dal sogno a occhi aperti che sembra averli intrappolati per sempre.