Roma, inizi anni 70. Antonio è uno studente universitario fuori corso e fuori sede. Vive nel quartiere San Lorenzo con il cugino e un altro amico. Frequenta la sinistra studentesca e operaia, ma condivide anche i valori conservatori della borghesia provinciale, ereditati dalla famiglia. Sempre squattrinato e in cerca di ragazze, coltiva una certa ambizione che lo rende irrequieto e insofferente: cerca di "sfondare" in qualche modo, per uscire dall'ambiente che lo circonda. Dopo varie esperienze di viaggio, che lo portano dalla Svezia al Vietnam, ancora occupato dagli Americani in guerra, prende coscienza della vacuità dei suoi sogni, inconsistenti anche nelle pretese rivoluzionarie, e trova la forza di tagliare tutti i ponti con il suo passato giovanile. Un romanzo di formazione di grande spessore, che traccia un affresco non convenzionale della gioventù e della società di quegli anni.