Quattro anziani si radunano alla villa comunale e, con colorite esclamazioni e fantasiosi argomenti, raccontano le loro esperienze di vita vissuta, sfoggiando rocambolesche avventure. In una terra di Sicilia che infiamma i cuori, la vera protagonista di questo testo è la terza età, quella più impietosa e più lenta, che si avvicina silenziosa, inesorabile, e porta via quasi tutto senza far rumore, ma nello stesso tempo è quella più ricca di esperienze, di emozioni, di ricordi vissuti da chi ha visto il mondo cambiare. Grazie a una scrittura immediata e genuina, che si rafforza con l'uso di espressioni dialettali, Giovanni Coglitore racchiude in una simpatica cornice alcuni racconti in cui vive un mondo che non c'è quasi più, ma che ha ancora tanto da insegnare.