Janey è solo una ragazzina, ma le tocca in sorte un viaggio di formazione e deformazione da incubo, che la vedrà coinvolta tra gang punk e amori incestuosi, intellettuali fascinosi come Genet e femministe privilegiate come la Jong. Tra sofferenza personale ed erotismo al limite, l'autrice trascina la sua protagonista in una tormentata Odissea incestuosa e corporale, senza mai farle perdere lo sguardo puro e innocente da adolescente, con cui assorbe, elabora e attraversa le brutture del mondo. Mescolando prosa, poesia, dramma, plagiarismo e "mappe dei sogni" illustrate, questo libro epocale è anche un manifesto del femminismo più anarchico ed inventivo, il capolavoro dell'erede indiscussa di William S. Burroughs.