La periferia è un luogo di depositi, dove i resti di vite danneggiate si sedimentano tra le carcasse di palazzoni cadenti. In questo soffocante oceano di cemento armato, due vite disperate cercano di non affogare: Martina, studentessa delle scuole medie schiacciata da una famiglia disfunzionale, e Umberto, spacciatore trentenne che si arrabatta come può per sopravvivere. Il rapporto che nasce fra loro è un edificio pericolante, che oscilla in bilico fra innocenza e desiderio, morbosità e manipolazione, amore e disprezzo.