L'evocatore, protagonista della storia, evoca il Diavolo mediante l'enigmistica, parla da solo quando è sotto stress, ha una relazione con un'antica divinità sumera e possiede un famiglio, un gatto parlante che intona motivetti tratti dalla tradizione dell'avanspettacolo italiano dell'anteguerra. Le sue giornate scorrono monotone e tutte uguali: insegna tecniche di combattimento mentre affina pratiche di stregoneria atte a invocare entità demoniache. Oltrepassando il "mondo delle apparenze" e valicando la linea dell'orizzonte, riesce un giorno a incontrare il Diavolo in persona e a interrogarlo riguardo alla Verità, al Grande Complotto ai danni dell'umanità tutta, al segreto dei Cavalieri Templari...