Il punto di partenza di questo bel racconto è un viaggio archeologico nel sottosuolo napoletano che l'autore compie insieme a Tato e i suoi amici, scoprendo via via il legame esoterico tra la cultura dei grandi pensatori del passato (in particolare Virgilio) e quella popolare dei personaggi minimi, delle voci, degli umori e suoni dei cortili antichi di Napoli e dei misteri in essi custoditi. Il senso più profondo è la capacità di evocare le emozioni semplici ed irripetibili della fanciullezza e dei suoi sogni da realizzare e difendere dai modelli aberranti della sopraffazione del potere. Si fissa così la necessità che adulti e ragazzi armonizzino le loro culture affinché non perdano di vista il significato del loro comune viaggio. Età di lettura: da 10 anni.