La vicenda delle diverse generazioni di una famiglia di cartai di Toscolano Maderno, sul lago di Garda, incontra la grande storia in un arco di tempo che va dall'età napoleonica agli anni Cinquanta dell'Ottocento. Costruita sulla base di documenti d'archivio, la narrazione corre su più piani e si ambienta in luoghi e situazioni tra loro diversi: il fervore di attività delle fabbriche di carta e il paesaggio della gardesana Valle delle Cartiere, gli intrighi dei palazzi della Milano napoleonica e i silenzi raccolti dei monasteri benedettini, riunendo in un intreccio avvincente avventure imprenditoriali, vicissitudini umane e inquietudini esistenziali. Con questo romanzo si conclude il ciclo narrativo iniziato con "L'orizzonte del lago" e proseguito con "I tempi del mondo".