1956-1970: l'Autrice introduce Gora nella storia attraverso la sua propria storia. Dall'avvento della televisione alle chirurgie senza anestesia; dalla lotta per ottenere un'istruzione minima agli orfanotrofi buoni e quelli dell'orrore; dalle gelaterie estive alle sommosse del '68; dalle brigate rosse alla dittatura brasiliana; dai bagagli persi negli aeroporti alle usanze di un mondo sconosciuto. Non semplici cronache, piuttosto racconti davanti al fuoco, dove riesce a catturare tutto il senso della vita, senza cercarne lo scopo. Vivere e non giudicare. Ricordare piuttosto che inventare. Questo libro, come viene citato dalla propria Autrice, vuole essere "uno sprone per i giovani, perché non rinuncino giammai alla speranza e non cessino di lottare per raggiungere i loro obiettivi e realizzare i loro sogni".