XVI secolo. Sulle coste dell'Italia meridionale le incursioni delle navi turche scandiscono il tempo come un tamburo che batte un inesorabile ritmo di morte e devastazione. È l'ombra minacciosa di Solimano il Magnifico che incombe sull'Occidente cristiano con il suo sogno di grandezza: l'impero ottomano porterà l'Islam a dominare il mondo. Sulla propria strada, però, il sultano trova i cavalieri di Malta, uomini di fede e guerrieri, chiamati a difendere con le armi la Chiesa. Al più arguto di loro, l'investigatore Luigi Taverna, il Gran Maestro Jean de Valette dà il compito di smascherare gli intrighi orditi ai danni della cristianità. Ma questa contro l'Ordine di Malta è una guerra per la civiltà, in cui tutto è lecito, e Solimano è disposto a giocarsi la sua carta migliore: Uluç Alì, il più temibile dei corsari turchi, terrore delle flotte di tutto l'Occidente conosciuto. A lui, l'infedele che da giovanissimo ha rinnegato la religione cristiana per avere salva la vita, è affidata una missione segreta. Sotto le mentite spoglie di un mercante di stoffe, la spia di Solimano recluta nuovi alleati e come un cavallo di Troia s'insinua tra le forze cristiane impegnate nella resistenza contro l'assedio turco dell'isola di Malta. Enigmi, inganni e cospirazioni infittiscono le tenebre che la penna di Daniele Salerno disegna in questo affresco storico disseminato di false piste e indizi da decifrare. Un romanzo in cui la lotta serrata fra verità e menzogna si combatte fino all'ultima pagina.