Aquisgrana, aprile dell'anno 818. Bernardo, il giovane re d'Italia, è stato appena sottoposto al supplizio dell'accecamento su ordine dello zio, l'imperatore Ludovico il Pio, a cui si era ribellato mesi prima. Fra incredibili dolori ripercorre, con il suo valletto e amico Grifone, gli ultimi suoi anni. Morto suo padre, re Pipino, il nonno, l'imperatore Carlo Magno, lo conferma erede al trono e lo manda a studiare a Fulda, per poi nominarlo re e insediarlo nel palazzo reale di Pavia. Quello di Bernardo è un regno pacifico in cui cominciano a prosperare i commerci e in cui le locande sono piene di uomini e donne di ogni dove. E, proprio nella famiglia di un mercante, i due amici assaporano i loro primi amori. La sua vita scorre regolarmente fino a quando, con la morte di Carlo Magno, la successione al trono passa al figlio Ludovico. Da quel momento in poi Bernardo si sente via via minacciato nei suoi diritti al trono, e nemmeno il matrimonio con la nobile Cunegonda riuscirà a rasserenarlo. La situazione precipiterà dolorosamente quando Bernardo, spalleggiato dall'arcivescovo di Milano assieme ad un gruppo di nobili, intenderà portare guerra allo zio imperatore.