Messer Giovanni Franchi è il tutore di Ludovico, giovane rampollo di una nobile casata. L'amore per il gioco degli scacchi lo ha portato alla rovina, a causa dell'imbroglio patito da un giocatore spagnolo di nome Cesch. Quando l'allievo gli appare annoiato, Giovanni non resiste alla tentazione di trasmettergli la sua antica e ormai quasi sopita passione. Ne nascono pagine di complicità tra i due, e insospettabilmente anche con la madre di Ludovico, finché il destino non riporta il maestro e Cesch a confronto. Il racconto, ambientato tra la nobiltà del ducato di Milano negli ultimi decenni del sec. XV, fa da sfondo alla transizione dagli scacchi giocati secondo le antiche regole a quelli moderni, in cui la Regina assume un ruolo tutto diverso, figlio di una nuova concezione filosofica. Il lettore si trova così catapultato nell'atmosfera delle sfide scacchistiche del Rinascimento, come la si respirava nelle corti, ma anche nelle taverne dove i "partiti" diventavano uno spunto per scommesse e controversie.