Come in un talk show televisivo vengono raccontate la vita e l'epoca di Otone, che fu imperatore di Roma per pochi mesi nel 69 d. C. (anno del quattro imperatori: Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano) e che, sconfitto da Vitellio, decise di suicidarsi ritenendo ingiusto protrarre, a proprio vantaggio, una guerra civile nefasta per la gioventù romana. Amico di Nerone, ne condivise gli anni della giovinezza fino a quando rifiutò di cedergli sua moglie, Poppea, che gli fu tolta però con la forza. Il racconto è l'occasione anche per ripercorrere la storia della Roma di quei tempi con riflessioni su alcune figure chiave, da Nerone, appunto, a Ottaviano, Agrippa, Tiberio, Claudio, Caligola, e delle potenti donne, Livia e Agrippina minore in particolare, che, di fatto, determinarono le successioni al trono. Completano l'Opera alcuni brevi dialoghi su temi vari, tra cui l'Inquisizione della Chiesa cattolica e una visione maschile del femminismo.