Erede designato dell'impresa commerciale paterna, Nicolaus Koppernigk avverte ben presto che lo attende un destino più grande. Sensibile, brillante, è attratto dalle stelle e dal funzionamento della «macchina del mondo». Alle prese con uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, John Banville sonda dall'interno il mistero di una mente del tutto singolare, dando forma a paesaggi esteriori e dilemmi interiori. Se fuori infuriano guerre e congiure, dentro si fronteggiano la consapevolezza e l'imbarazzo di un'intelligenza superiore, la visione folgorante di un sistema e lo sgomento di fronte alle conseguenze delle proprie scoperte: il peso di dover scacciare la Terra, e dunque l'uomo, dal centro di un universo di cui si ha il raro privilegio di sapere ascoltare la «musica segreta».