Quando morì il nipote del Re Sole, Luigi XV, il suo cadavere butterato dal vaiolo iniziò a decomporsi con una tale rapidità che fu necessario inumarlo di notte nella cripta della Cattedrale di Saint-Denis senza poterne mummificare il corpo, come era consuetudine. Quella stessa notte ha inizio l'avventura di Salamandre, che confeziona stupefacenti oggetti con le elitre opalescenti degli scarabei che raccoglie nelle campagne. Ancor prima della Rivoluzione questo personaggio nevrotico, ipersensibile, crepuscolare e alchemico si farà conoscere come il parruccaio più ricercato e anticonformista della capitale. Decadente, vizioso, consunto dalla fatica, drogato dal laudano e dall'oppio, Salamandre saprà sostituire la sua assuefazione con una morbosa passione per la più celebre di tutte le sovrane: Maria Antonietta. La incontrerà già prigioniera dentro la Torre del Tempio e ne diventerà devoto servitore, sino a seguirla fin sotto al patibolo. Surreale, documentato e sorprendente, questo romanzo è un grandioso affresco della Parigi della moda dell'Ancien Régime, un voluto omaggio a "Il profumo" di Patrick Suskind.