Nato in Inghilterra nel 1857 in una famiglia di modeste condizioni, giovanissimo George Gissing è costretto a interrompere gli studi e fuggire negli Stati Uniti a causa di una incriminazione per furto. È a questo periodo che appartengono i suoi primi racconti che, pubblicati su riviste locali, gli danno per qualche tempo la possibilità di sopravvivere. Scrittore dalla forte carica polemica, insofferente all'idealismo pseudo-messianico ottocentesco e poco incline a soddisfare le richieste del mercato, in questi racconti giovanili Gissing getta il seme delle prove letterarie successive che ne faranno, come evidenziato da George Orwell, "il cronista della povertà, non la povertà della classe operaia [...] ma la perfida, insopportabile, 'rispettabile' povertà di impiegati malnutriti, governanti oppresse e mercanti in bancarotta". Prefazione di Susan Bassnett.